CHIMICA ORGANICA
Anno accademico 2021/2022 - 2° annoCrediti: 12
SSD: CHIM/06 - Chimica organica
Organizzazione didattica: 300 ore d'impegno totale, 206 di studio individuale, 70 di lezione frontale, 24 di esercitazione
Semestre: Insegnamento annuale
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni basilari di Chimica Organica necessarie per affrontare i successivi studi di tipo chimico-farmaceutico, farmacologico e biochimico. Lo studente dovrà acquisire la conoscenze e la capacità di comprensione delle regole di nomenclatura e dei principali gruppi funzionali presenti nelle molecole organiche, della loro reattività e delle relazioni esistenti tra la struttura e le proprietà chimico-fisiche, della struttura tridimensionale e della reattività delle principali classi di composti organici.
In questo contesto, la Chimica Organica viene illustrata facendo riferimento a diversi aspetti del vivere di tutti i giorni e non come disciplina astratta e lontana dall’esperienza quotidiana. Obbiettivo fondamentale del corso è quello di stimolare lo studente ad applicare le proprie capacità di ragionamento nello studio della materia, limitando lo sforzo mnemonico all’apprendimento di un insieme limitato dei principi alla base della Chimica Organica, strumento indispensabile per lo studio di altre discipline che saranno affrontate durante il corso di studi.
Allo studente saranno forniti gli strumenti che gli permetteranno di applicare la conoscenza delle nozioni acquisite riguardo i principali meccanismi attraverso i quali i composti organici si formano e si trasformano e di comprendere come i fattori elettronici, strutturali e la loro relazione con le proprietà chimico-fisiche delle molecole organiche, sono alla base della reattività delle molecole organiche.
Alla fine del corso allo studente saranno fornite le capacità di applicare le conoscenze acquisite per riconoscere i gruppi funzionali e le principali tipologie di reazioni organiche, usare la nomenclatura, rappresentare le principali molecole organiche, predire la reattività e le proprietà fisico-chimiche in base alla struttura molecolare e di possedere competenze adeguate per ideare e sostenere argomentazioni che gli permettano di risolvere semplici problemi nel proprio campo di studi.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Lezioni frontali (10 CFU) ed esercitazioni in aula (2 CFU)
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza, al fine di rispettare il programma previsto potranno essere introdotte le necessarie variazioni.
Informazioni per studenti con disabilità e/o DSA
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto della legge Italiana (170/2010), gli studenti interessati possono chiedere un colloquio con il docente (prima dell’inizio del corso o almeno 30 giorni prima dell’appello di esame) in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, senza modificare gli obbiettivi dell'apprendimento.
È inoltre possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o DSA) del nostro Dipartimento, prof.ssa Teresa Musumeci.
Prerequisiti richiesti
Conoscenza delle nozioni di base della Chimica Generale
Frequenza lezioni
Come da regolamento del Corso di Laurea
Contenuti del corso
MODULO 1. Introduzione allo studio della chimica organica
1. Elementi di chimica generale: struttura elettronica e legame
Struttura dell’atomo – Distribuzione degli elettroni nell’atomo – Legami covalenti – Rappresentazioni della struttura di un composto – Orbitali atomici – Introduzione alla teoria degli orbitali molecolari – Formazione dei legami singoli nei composti organici – Formazione del doppio legame: i legami dell’etene – Formazione del triplo legame: i legami dell’etino – I legami del catione metile, del radicale metile e dell’anione metile – I legami dell’ammoniaca e dello ione ammonio – I legami dell’acqua – I legami degli acidi alogenidrici – Ibridazione e geometria molecolare – I momenti dipolari delle molecole.
2. Acidi e basi: concetti fondamentali nella chimica organica
Introduzione ad acidi e basi, pKa e pH – Acidi e basi organici – Come prevedere l’esito di una reazione acido-base – Come determinare la posizione di un equilibrio – Influenza della struttura di un acido sul suo valore di pKa – Influenza dei sostituenti sulla forza di un acido – Introduzione agli elettroni delocalizzati – Riepilogo dei fattori che determinano la forza di un acido – Influenza del pH sulla struttura di un composto organico – Soluzioni tampone – Acidi e basi di Lewis.
3. Introduzione ai composti organici: nomenclatura, proprietà fisiche e struttura
I gruppi alchilici – Nomenclatura degli alcani – Nomenclatura dei cicloalcani – Nomenclatura degli alogenuri alchilici – Nomenclatura degli eteri – Nomenclatura degli alcoli – Nomenclatura delle ammine – La struttura di alogenuri alchilici, alcoli, eteri e ammine – Le interazioni non covalenti – Solubilità dei composti organici – Rotazione intorno al legame singolo carbonio-carbonio – Cicloalcani e tensione d’anello – Conformeri del cicloesano – Conformeri dei cicloesani monosostituiti – Conformeri dei cicloesani disostituiti – Cicloesani condensati.
MODULO 2. Reazioni di addizione elettrofila, stereochimica e delocalizzazione elettronica
4. Isomeri: la disposizione degli atomi nello spazio
Isomeri cis-trans – Nomenclatura E,Z degli isomeri di un alchene – Chiralità – Un centro asimmetrico genera chiralità in una molecola – Isomeri con un centro asimmetrico – Centri asimmetrici e stereocentri – Rappresentazione degli enantiomeri – Denominazione degli enantiomeri con i descrittori R,S – Attività ottica dei composti chirali – Misura della rotazione specifica – Eccesso enantiomerico – Composti contenenti più di un centro asimmetrico – Stereoisomeri di composti ciclici – Composti meso – Nomenclatura dei composti contenenti più di un centro asimmetrico – Azoto e fosforo possono essere centri asimmetrici – Recettori – La separazione degli enantiomeri.
5. Alcheni: Struttura, nomenclatura e introduzione alla reattività • Termodinamica e cinetica
Formule molecolari e grado di insaturazione – Nomenclatura degli alcheni – Struttura degli alcheni – Reattività dei composti organici e gruppi funzionali – Reattività degli alcheni – Uso delle frecce curve – Termodinamica: quanto prodotto si forma? – Aumentare la quantità di prodotto in una reazione – Calcolare i valori di ΔH °– Usare i valori di ΔH ° per determinare le stabilità relative degli alcheni – Cinetica: quanto velocemente si formano i prodotti? – Velocità di una reazione chimica – Diagramma dell’energia libera in funzione della coordinata di reazione – Catalisi – Catalisi enzimatica.
6. Le reazioni degli alcheni • La stereochimica delle reazioni di addizione
Addizione di acido alogenidrico agli alcheni – Stabilità dei carbocationi – Struttura dello stato di transizione – Regioselettività delle reazioni di addizione elettrofila – Addizione di acqua agli alcheni – Addizione di alcol agli alcheni – Trasposizione dei carbocationi – Ossimercuriazione-Demercuriazione – Addizione di borano agli alcheni: idroborazione-ossidazione – Addizione di alogeni agli alcheni – Addizione di un perossiacido agli alcheni – Addizione di ozono agli alcheni: l’ozonolisi – Reazioni regioselettive, stereoselettive e stereospecifiche – Stereochimica delle reazioni di addizione elettrofila – Alcheni ciclici – Stereochimica delle reazioni catalizzate da enzimi – Differenziazione degli enantiomeri mediante molecole biologiche – Catalizzatori chirali – Reazioni e sintesi – Di-ossidrilazione sin.
7. Le reazioni degli alchini • Introduzione alle sintesi multistadio
Nomenclatura degli alchini – Nomenclatura dei composti che contengono più di un gruppo funzionale – Struttura degli alchini – Proprietà fisiche degli idrocarburi insaturi – Reattività degli alchini – Addizione di acidi alogenidrici e di alogeni agli alchini – Addizione di acqua agli alchini – Idroborazione-ossidazione degli alchini – Addizione di idrogeno agli alchini – Acidità di un idrogeno legato a un carbonio sp – Uso degli ioni acetiluro nella sintesi organica.
8. Delocalizzazione elettronica e suo effetto su stabilità, pKa e prodotti di una reazione • Aromaticità, effetti elettronici e introduzione alle reazioni del benzene
Gli elettroni delocalizzati spiegano la struttura del benzene – I legami nel benzene – Strutture limite di risonanza e ibrido di risonanza – Come disegnare le strutture limite di risonanza – Predire la stabilità delle strutture limite di risonanza – Energia di risonanza – La delocalizzazione elettronica aumenta la stabilità – Stabilità secondo la teoria degli orbitali molecolari – Effetto della localizzazione elettronica sul pKa – Effetti elettronici – La delocalizzazione elettronica può influenzare il prodotto di una reazione – Reazioni dei dieni – Controllo termodinamico e controllo cinetico – Reazione di Diels–Alder: una reazione di addizione 1,4 – Analisi retrosintetica della reazione di Diels–Alder – Il benzene è un composto aromatico – I due criteri per l’aromaticità – Applicazione dei criteri dell’aromaticità – Aromaticità secondo la teoria degli orbitali molecolari – Composti eterociclici aromatici – Reattività del benzene – Classificazione della reattività dei composti organici.
MODULO 3. Reazioni di sostituzione e di eliminazione
9. Reazioni di sostituzione e di eliminazione degli alogenuri alchilici
La reazione SN2 – Fattori che influenzano le reazioni SN2 – La reazione SN1 – Fattori che influenzano le reazioni SN1 – Competizione fra reazioni SN2 e SN1 – Reazioni di eliminazione degli alogenuri alchilici – La reazione E2 – La reazione E1 – Competizione fra reazioni E1 ed E2 – La stereoselettività delle reazioni E2 ed E1 – Eliminazione da cicloesani sostituiti – Prevedere i prodotti di reazione di un alogenuro alchilico con un nucleofilo/base – Alogenuri benzilici, allilici, vinilici e arilici – Effetti del solvente – Le reazioni di sostituzione ed eliminazione nella sintesi organica – Competizione tra reazioni intermolecolari e reazioni intramolecolari.
10. Reazioni di alcoli, eteri, epossidi, ammine e composti contenenti zolfo
Reazioni di sostituzione nucleofila degli alcoli: formazione di alogenuri alchilici – Altri metodi usati per convertire gli alcoli in alogenuri alchilici – Conversione di un alcol in un estere solfonico – Reazione di eliminazione degli alcoli: disidratazione – Ossidazione degli alcoli – Reazioni di sostituzione nucleofila degli eteri – Reazioni di sostituzione nucleofila degli epossidi – Ossidi di arene – Le ammine non subiscono reazioni di sostituzione nucleofila o di eliminazione – Gli idrossidi di ammonio quaternario subiscono reazioni di eliminazione – Tioli, solfuri e ioni solfonio – Agenti metilanti – Classificazione delle reattività dei composti organici.
11. Composti organometallici
Composti organolitio e organomagnesio – Transmetallazione – Organocuprati – Reazioni di accoppiamento catalizzate da palladio – Metatesi degli alcheni.
12. I radicali
Reattività degli alcani – Clorurazione e bromurazione degli alcani – Stabilità dei radicali – La distribuzione dei prodotti dipende dalla probabilità e dalla reattività – Il principio di reattività-selettività – Formazione di perossidi esplosivi – Addizione dei radicali agli alcheni – Stereochimica delle reazioni radicaliche di sostituzione e addizione – Sostituzione radicalica degli idrogeni allilici e benzilici – Reazioni radicaliche nei sistemi biologici – I radicali e l’ozono stratosferico.
MODULO 4. Composti carbonilici
15. Reazioni degli acidi carbossilici e dei derivati degli acidi carbossilici
Nomenclatura degli acidi carbossilici e dei derivati degli acidi carbossilici – Struttura degli acidi carbossilici e dei derivati degli acidi carbossilici – Proprietà fisiche dei composti carbonilici – Come reagiscono gli acidi carbossilici e i derivati degli acidi carbossilici – Le reattività relative degli acidi carbossilici e dei derivati degli acidi carbossilici – Reazioni degli alogenuri acilici – Reazioni degli esteri – Idrolisi e transesterificazione degli esteri catalizzate da acidi – Idrolisi degli esteri favorita dallo ione idrossido – Reazioni degli acidi carbossilici – Reazioni delle ammidi – Idrolisi e alcolisi delle ammidi catalizzata da acidi – Idrolisi delle ammidi promossa da ioni idrossido – Idrolisi di un’immide: la sintesi di Gabriel delle ammine primarie – Nitrili – Anidridi degli acidi carbossilici – Acidi dicarbossilici – Attivazione chimica degli acidi carbossilici – Attivazione biologica degli acidi carbossilici.
16. Le reazioni di aldeidi e chetoni • Ulteriori reazioni dei derivati degli acidi carbossilici
Nomenclatura delle aldeidi e dei chetoni – Reattività relative dei composti carbonilici – Reattività di aldeidi e chetoni – Reazioni dei composti carbonilici con i nucleofili al carbonio – Reazioni dei composti carbonilici con lo ione idruro – Approfondimento sulle reazioni di riduzione – Reazioni chemoselettive – Reazioni di aldeidi e chetoni con i nucleofili all’azoto – Reazioni di aldeidi e chetoni con i nucleofili all’ossigeno – Gruppi protettori – Reazioni di aldeidi e chetoni con i nucleofili allo zolfo – Reazioni di aldeidi e chetoni con un perossiacido – Reazione di Wittig – Addizione nucleofila ad aldeidi e chetoni α,β-insaturi – Addizione nucleofila ai derivati degli acidi carbossilici α,β-insaturi – Reazioni di addizione coniugata nei sistemi biologici.
17. Le reazioni al carbonio α
Acidità dell’idrogeno α – Tautomeri cheto-enolici – Interconversione cheto-enolica – Alogenazione del carbonio α di aldeidi e chetoni – Alogenazione del carbonio α degli acidi carbossilici – Formazione di uno ione enolato – Alchilazione del carbonio α – Alchilazione e acilazione del carbonio α tramite un intermedio enamminico – Alchilazione del carbonio β – Un’addizione aldolica forma una β-idrossialdeide o un β-idrossichetone – La disidratazione di un prodotto di addizione aldolica forma aldeidi e chetoni α,β-insaturi – Addizione aldolica incrociata – Condensazione di Claisen: formazione di β-chetoesteri – Altre condensazioni incrociate – Reazioni di condensazione e di addizione aldolica intramolecolare – L’anellazione di Robinson – Decarbossilazione di β-chetoacidi – Sintesi malonica – Sintesi acetacetica – Reazioni al carbonio α di sistemi biologici – Classificazione delle reattività dei composti organici.
MODULO 5. I composti aromatici
18. Reazioni del benzene e dei benzeni sostituiti
Nomenclatura dei benzeni monosostituiti – Meccanismo generale delle reazioni di sostituzione elettrofila aromatica – Alogenazione del benzene – Nitrazione del benzene – Solfonazione del benzene – Acilazione di Friedel-Crafts del benzene – Alchilazione di Friedel-Crafts del benzene – Alchilazione del benzene mediante acilazione-riduzione – Uso delle reazioni di accoppiamento nell’alchilazione del benzene – Trasformazioni chimiche dei sostituenti sull’anello benzenico – Nomenclatura dei benzeni disostituiti e polisostituiti – Effetto dei sostituenti sulla reattività – Effetto dei sostituenti sull’orientamento – Il rapporto orto-para – Ulteriori considerazioni sugli effetti dei sostituenti – Sintesi dei benzeni mono e disostituiti – Sintesi dei benzeni trisostituiti – Uso dei sali di diazonio per la sintesi di benzeni sostituiti – Azobenzeni – Meccanismo della formazione di uno ione diazonio – Sostituzione nucleofila aromatica – Sintesi di composti ciclici.
19. Ammine
Nomenclatura – Proprietà strutturali e fisiche delle ammine – Acidità e basicità delle ammine – Reattività come basi e come nucleofili – Sintesi di ammine mediante alchilazione [ammonolisi degli alogenuri; alchilazione di immidi (sintesi di Gabriel)] – Sintesi di ammine mediante amminazione riduttiva – Sintesi di ammine da ammidi carbossiliche – Sintesi mediante riduzione di nitrocomposti e nitrili – Trasposizioni di Hofmann e di Curtius – Reazioni dei sali quaternari di ammonio: Eliminazione di Hofmann – Eliminazione di Cope – Saggio di Hinsberg. Reazioni con acido nitroso: diazotazione, N-nitrosammine – Sintesi mediante i sali di arendiazonio: sostituzione del gruppo diazonio con idrossido, cloruro, bromuro, ioduro e cianuro (reazioni di Sandmeyer), fluoruro (reazione di Schiemann) e con idrogeno – Reazioni di diazocopulazione – Ammine eterocicliche di importanza biologica.
19/1. La Chimica degli Eterocicli Aromatici
Classificazione degli eterocicli aromatici – Eteroaromaticità – Sostituzione elettrofila: aspetti generali – Sistemi elettronricchi: eterocicli pentatomici contenenti un solo eteroatomo – Preparazione: Sintesi di Paal-Knorr del furano, del pirrolo e del tiofene – Sintesi di Knorr del pirrolo – Sintesi di Feist-Bernary del furano e sintesi di Hantzsch del pirrolo – Reattività: Reazioni acido-base, di sostituzione elettrofila, di addizione e cicloaddizione, di ossidazione e di riduzione – Sistemi elettronricchi: eterocicli pentatomici benzocondensati contenenti un solo eteroatomo – Preparazione: Sintesi di Fischer dell’indolo – Reattività: Reazioni acido-base, di sostituzione elettrofila, di ossidazione e di riduzione – Sistemi elettronpoveri: eterocicli esatomici contenenti un solo eteroatomo – Preparazione: Sintesi di Hantzsch della piridina – Reattività: Reazioni acido-base, Reazioni dell’azoto con gli elettrofili, Reazioni di sostituzione elettrofila, di sostituzione nucleofila, di ossidazione e di riduzione – Sistemi elettronpoveri: eterocicli esatomici benzocondensati contenenti un solo eteroatomo neutro – Preparazione: Sintesi di Skraup della chinolina, Sintesi di Bischler-Napieralski dell’isochinolina – Reattività: Reazioni principali – Preparazione di un a-amminochetone – Effetto del solvente sulla basicità della piridina e dell’ammoniaca – Piridina N-ossido e sostituzione elettrofila.
MODULO 6. Composti bioorganici
20. La chimica organica dei carboidrati
Classificazione dei carboidrati – La notazione D ed L – Configurazione degli aldosi – Configurazione dei chetosi – Reazioni dei monosaccaridi in soluzione basica – Reazioni di ossido-riduzione dei monosaccaridi – Allungamento della catena: la sintesi di Kiliani-Fischer – Accorciamento della catena: la degradazione di Wohl – Stereochimica del glucosio: la dimostrazione di Fischer – I monosaccaridi formano emiacetali ciclici – Il glucosio è il più stabile fra gli aldoesosi – Formazione di glicosidi – L’effetto anomerico – Zuccheri riducenti e non riducenti – Disaccaridi – Polisaccaridi – Alcuni prodotti naturali derivati dai carboidrati – I carboidrati sulla superficie cellulare – Dolcificanti sintetici.
21. Amminoacidi, peptidi e proteine
Nomenclatura degli amminoacidi – Configurazione degli amminoacidi – Proprietà acido-basiche degli amminoacidi – Il punto isoelettrico – Separazione degli amminoacidi – Metodi di sintesi degli amminoacidi – Risoluzione di una miscela racemica di amminoacidi – Legami peptidici e legami disolfuro – Alcuni peptidi interessanti – Strategie di sintesi peptidica – Sintesi peptidica automatizzata – Introduzione alla struttura delle proteine – Come determinare la struttura primaria di un polipeptide o di una proteina – Struttura secondaria delle proteine – Struttura terziaria delle proteine – Struttura quaternaria delle proteine – Denaturazione delle proteine.
22. La catalisi nelle reazioni organiche e nelle reazioni enzimatiche
La catalisi nelle reazioni organiche – La catalisi acida – La catalisi basica – La catalisi nucleofila – La catalisi con ioni metallici – Le reazioni intramolecolari – La catalisi intramolecolare – La catalisi nelle reazioni biologiche – Una reazione enzimatica simile all’idrolisi delle ammidi catalizzata da acidi – Un’altra reazione enzimatica simile all’idrolisi delle ammidi catalizzata da acidi – Una reazione enzimatica che prevede due successive reazioni SN2 – Una reazione enzimatica simile alla trasposizione enediolica catalizzata da basi – Una reazione enzimatica simile alla reazione retro-aldolica.
25. La chimica organica dei lipidi
Acidi grassi – Cere – Trigliceridi – Saponi e micelle – Fosfolipidi – Prostaglandine – Terpeni – Biosintesi dei terpeni – Biosintesi del colesterolo – Steroidi – Steroidi sintetici.
26. La chimica organica degli acidi nucleici
Nucleosidi e nucleotidi – Gli acidi nucleici sono costituiti da sottounità nucleotidiche – La struttura secondaria del DNA – Perché nel DNA non c’è il gruppo 2'-OH – La biosintesi del DNA è chiamata replicazione – Il DNA e l’ereditarietà – La biosintesi dell’RNA è chiamata trascrizione – Gli RNA usati per la biosintesi delle proteine – La biosintesi delle proteine è chiamata traduzione – Perché il DNA contiene la timina invece che l’uracile – Farmaci antivirali – Come si determina la sequenza di basi del DNA – L’ingegneria genetica.
Testi di riferimento
- Chimica Organica – P. Y. Bruice – 3a Ed. 2017 – EdiSES, ISBN 9788879599351 (include un kit di modelli molecolari).
- Chimica Organica – AA. VV. a cura di B. Botta, – 2ª Ed. 2016 – Edi-Ermes, ISBN 9788870514780
- Chimica Organica – P. C. Vollhardt, N. E. Schore, – 4ª Ed. 2016 – Zanichelli, ISBN 9788808721235
- Esercizi risolti di Chimica Organica – N. E. Schore e K. P. C. Vollhardt – 4a Ed. 2016 – Zanichelli, ISBN 9788808436900
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|
1 | 1. Elementi di chimica generale: struttura elettronica e legame | 1) Bruice, paragrafi 1.1–1.16 |
2 | 2. Acidi e basi: concetti fondamentali nella chimica organica | 1) Bruice, paragrafi 2.1–2.12 |
3 | 3. Introduzione ai composti organici: nomenclatura, proprietà fisiche e struttura | 1) Bruice, paragrafi 3.1–3.16 |
4 | 4. Isomeri: la disposizione degli atomi nello spazio | 1) Bruice, paragrafi 4.1–4.18 |
5 | 5. Alcheni: struttura, nomenclatura e introduzione alla reattività - Termodinamica e cinetica | 1) Bruice, paragrafi 5.1–5.14 |
6 | 6. Le reazioni degli alcheni - La stereochimica delle reazioni di addizione | 1) Bruice, paragrafi 6.1–6.16; 3) Vollhardt, paragrafi 11.7, 11.11 |
7 | 7. Le reazioni degli alchini - Introduzione alle sintesi multistadio | 1) Bruice, paragrafi 7.1–7.12 |
8 | 8. Delocalizzazione elettronica e suo effetto su stabilità, pk e prodotti di una reazione - Aromaticità, effetti elettronici e introduzione alle reazioni del benzene | 1) Bruice, paragrafi 8.1–8.22 |
9 | 9. Reazioni di sostituzione e di eliminazione degli alogenuri alchilici | 1) Bruice, paragrafi 9.1–9.17 |
10 | 10. Reazioni di alcoli, eteri, epossidi, ammine e composti contenenti zolfo | 1) Bruice, paragrafi 10.1–10.13 |
11 | 11. Composti organometallici | 1) Bruice, paragrafi 11.1–11.5 |
12 | 12. I radicali | 1) Bruice, paragrafi 12.1–12.12 |
13 | 15. Reazioni degli Acidi Carbossilici e dei Derivati degli Acidi Carbossilici | 1) Bruice, paragrafi 15.1–15.19 |
14 | 16. Le Reazioni di Aldeidi e Chetoni - Ulteriori Reazioni dei Derivati degli Acidi Carbossilici | 1) Bruice, paragrafi 16.1–16.17 |
15 | 17. Le reazioni al carbonio α | 1) Bruice, paragrafi 17.1–17.22 |
16 | 18. Reazioni del Benzene e dei Benzeni Sostituiti | 1) Bruice, paragrafi 18.1–18.22 |
17 | 19. Ammine | 3) Vollhardt, paragrafi 20.1–20.10 |
18 | 19/1. La Chimica degli Eterocicli Aromatici | 2) Botta, paragrafi 18.1–18.6 |
19 | 20. Amminoacidi, Peptidi e Proteine | 1) Bruice, paragrafi 21.1–21.17 |
20 | 21. La Catalisi nelle Reazioni Organiche e nelle Reazioni Enzimatiche | 1) Bruice, paragrafi 22.1–22.13 |
21 | 25. La chimica organica dei Lipidi | 1) Bruice, paragrafi 25.1–25.11 |
22 | 26. La Chimica Organica degli Acidi Nucleici | 1) Bruice, paragrafi 26.1–26.13 |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Il livello di acquisizione degli obiettivi formativi verrà verificato attraverso un esame finale costituito da una prova scritta ed una prova orale. Alla prova orale si accede totalizzando nella prova scritta un minimo di 18 punti su 30.
La prenotazione all'esame è obbligatoria ed è attiva fino a quattro giorni prima della data riportata nel calendario degli esami.
La prova scritta, della durata di 90 minuti, consiste di 30 quesiti a risposta multipla (5 possibili risposte di cui una sola esatta), reperiti dalla piattaforma online Exam Manager, che copriranno l’intero programma svolto. A ciascuna risposta esatta verrà attribuito un punto mentre per ciascuna risposta sbagliata sarà detratto un quarto di punto (−0,25); le risposte non date varranno zero punti. La prova scritta si riterrà superata con una votazione minima di 18/30.
Durante lo svolgimento dell’esame non è consentito consultare libri, appunti o dispositivi elettronici di alcun tipo.
La prova orale consiste in una discussione, della durata di circa 30 minuti, finalizzata ad accertare il livello di conoscenza e la capacità di comprensione raggiunti dallo studente riguardo i contenuti teorici e metodologici indicati nel programma; si svolgerà almeno due giorni dopo la prova scritta. La data del colloquio orale verrà comunicata nel sito del Dipartimento alla pagina del docente, sezione “news”. La prova orale consentirà, inoltre, di verificare la capacità di comunicazione dell’allievo con proprietà di linguaggio ed organizzazione autonoma dell’esposizione sugli stessi argomenti a contenuto teorico.
Il voto finale sarà stabilito tenendo conto dei punteggi conseguiti in entrambe le prove. È importante sottolineare che la prova orale non va intesa come finalizzata all’innalzamento del voto conseguito nello scritto ma, nel caso abbia esito negativo, il voto potrà abbassarsi fino anche a determinare la bocciatura.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Assegnare, al seguente composto, il nome IUPAC incluso di stereochimica ed indicare il numero dei possibili stereoisomeri.
Mettere in ordine di acidità crescente i seguenti composti.
Indicare tra le seguenti specie il nucleofilo più forte in un solvente polare protico.
Proporre un meccanismo per la seguente trasformazione.
Scrivere il prodotto e il meccanismo della seguente reazione.
Completare le seguenti reazioni.
Descrivere l’allungamento della catena di un monosaccaride.